«Nessun condono, ma solo operazioni di buon senso». Con queste parole il governo presenta la nuova “tregua fiscale” inserita nella bozza della Legge di Bilancio 2023, attualmente al vaglio della Commissione europea e in attesa di iniziare l’iter parlamentare di approvazione.

I provvedimenti della cosiddetta “Rottamazione quater” – studiati per andare incontro a cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica a causa della pandemia e dell’aumento dei costi energetici – prevedono la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro notificate tra il 2000 e il 2015 e il pagamento senza maggiorazioni e interessi per quelle successive, sempre entro i 1.000 euro.

I carichi superiori ai 1.000 euro, notificati nel periodo 1gennaio 2000-30 giugno 2022, potranno invece essere rateizzati fino a 5 anni con una sanzione unica tra il 3% o al 5% a seconda dei casi.

Nel dettaglio, il contribuente:

  • Se ha dichiarato tutti i propri redditi ma non ha pagato in tempo potrà mettersi in regola effettuando il pagamento in 2 o 5 anni con una sanzione del 3%.
  • Se non ha dichiarato tutti i propri redditi ma non ha pagato in tempo potrà farlo in 2 o 5 anni con una sanzione del 5%.
  • Se ha ricevuto un accertamento, potrà pagare l’intero importo in 2 o 5 anni con una multa pari al 5%. Nel caso volesse contestare la cartella potrà esporre le proprie ragioni al Fisco arrivando a una sorta di transazione secondo le regole di un nuovo meccanismo, la cosiddetta “compliance”.

In ogni caso saranno annullati tutti gli oneri extra per la riscossione e la possibilità di un “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica.

Condividi