Sono passati 10 anni da quando è entrata in vigore la legge n.3 del 2012, subito ribattezzata “legge antisuicidi” perché interveniva in un momento storico in cui molti imprenditori si toglievano la vita a causa dei debiti.
Nel frattempo la situazione è, se possibile, peggiorata: la crisi economica, amplificata dalla pandemia e dalla guerra, sta colpendo in particolar modo le piccole imprese e i prossimi mesi non promettono nulla di buono.
Ancora molto deve essere fatto per ridare serenità a chi ha scelto di rischiare il proprio patrimonio per intraprendere un’attività autonoma, ma oggi, con il nuovo codice della crisi d’impresa entrato in vigore il 15 luglio scorso, le prospettive per chi è in gravi difficoltà sono cambiate.
La composizione negoziata della crisi d’impresa, che rappresenta la più rilevante novità introdotta dal Dl 118/2021 come convertito nella Legge 21 ottobre 2021 n. 147, offre all’imprenditore commerciale ed agricolo che si trovi, indipendentemente dalla sua dimensione, in una condizione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, la possibilità di un risanamento agevolato purché lo stesso abbia le potenzialità necessarie per restare sul mercato, anche mediante la cessione dell’intera azienda o di un suo ramo.
Oggi, pertanto, non è più il momento di attendere, perché l’attesa può soltanto peggiorare la situazione. L’inflazione sopra le due cifre, la crisi energetica e gli effetti collaterali della guerra stanno amplificando una crisi economica in atto da molti anni.
Per le piccole aziende fare impresa, soprattutto dopo il periodo pandemico, è ormai diventata una battaglia quotidiana: contro una burocrazia spaventosa e in un contesto di mercato le cui regole cambiano continuamente.
È quindi il momento di agire.
Per proteggere ciò che ogni piccolo imprenditore ha costruito in anni di sacrifici è necessario affidarsi a professionisti competenti, evitando di cadere nelle facili proposte di soluzioni gratuite e garantite. Chi ha scelto di fare impresa sa bene che nulla è facile e tanto meno gratuito. Poi, una volta trovate le giuste soluzioni per difenderci dalle situazioni di crisi create dal sistema, dobbiamo anche pensare al futuro e dobbiamo farlo attuando sistemi di autoprotezione che tutelino dagli eventi imprevedibili del mercato ogni imprenditore, non soltanto le grandi aziende.